5) ULISSE DANTESCO.

Ulisse rivela la sua passione a “divenir del mondo esperto” e conferma la sua personalità definita da Virgilio nell’Eneide di “scelerum inventor” (inventore di inganni) utilizzando le sue abilità verbali e soprattutto le conoscenze del mondo!!… anche Dante è fortemente interessato al sapere… ha una memoria ferrea… studia con grande impegno per avere maggiori capacità di “canoscenza”… non per frodare gli altri, ma per gestire la sapienza con grande virtù, umiltà, etica e religione.

Ciò che Ulisse dice ai suoi compagni “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”, pur suggerita da un desiderio di perfezionamento della natura umana è vista dal poeta come un consiglio fraudolento, in quanto la virtù e la conoscenza può esercitarsi solo nell’osservanza delle leggi divine e nel riconoscimento dei limiti posti dalla umiltà alla conoscenza umana.

Ognuno di noi deve interrogarsi se è un Ulisse o un Dante rispetto al sapere! La conoscenza non può essere un peccato: Libertà di pensare, indagare, sperimentare comprendere ed interpretare con umiltà e con il dubbio e la riflessione a portata di mano!

Dante ammira Ulisse non tanto per la sua astuzia quanto per la sua “passione a divenir del mondo esperto e dei valori”.

Per Ulisse la parola è superiore ai fatti nella vita dell’uomo!

…l’amore per la canoscenza, lo studio, la scienza… sacrificando per la conoscenza anche l’amore per i propri cari (figli e famiglia)… sacrificando sull’altare della “canoscenza” anche la vita propria e quella della “compagnia piccola dalla quale non fu mai deserto”!

Il mio detto personale è sempre stato: “nella vita chi studia di più VINCE”!!!

A dire il vero Ulisse nel corso dei secoli è stato rappresentato da molte arti figurative: da poeti, filosofi, pittori, teatranti cinema televisione italiani inglesi francesi americani. Anche Gabriele d’Annunzio!!