4) IL PRIEGO E RIPRIEGO E CHE IL PRIEGO VALGA MILLE.
Se i due dannati possono dentro alle faville parlar dice Dante:
“maestro assai ten priego, e ripriego e che il priego valga mille e non mi faccia dell’attender niego”
Virgilio consiglia Dante di lasciar parlare lui con i due greci… che potrebbero essere “schivi” di ascoltare lui.
S’io meritai di voi quando li alti versi scrissi… dice Virgilio ditemi dove e come terminò la vostra vita terrena.
Il maggior corno (Ulisse) comincia a raccontare ciò che gli accadde dopo aver lasciato Circe a Gaeta.
Va ribadito che Dante non conosceva l’Odissea e nemmeno il greco e l’accenno che fa di Circe non corrisponde a quanto Omero racconta al riguardo.
Nell’Odissea la maga trasforma i compagni di Ulisse in maiali e lo stesso Ulisse si innamora di Circe e avrà da lei un figlio (Telegono), che, inviato dalla madre a ricercare il padre ad Itaca, vi giunse con suoi ed uccise il padre poiché non lo conosceva!!!
Anche dal punto di vista “sessuale” Dante presenta Ulisse in maniera diversa da come lo rappresenta Omero… infatti, oltre alla maga Circe, Ulisse rimane per ben sette anni con la bellissima Calipso che innamoratasi di lui gli propone di rimanere con lei e di assicurargli la vita eterna!
L’eroe greco rifiuta LA VITA ETERNA perché vuol tornare ad Itaca dalla sua Penelope e famiglia.